normale amore, noi fragili fiori se vuoi noi siamo fatti, lo sai di carta leggera e stiamo attenti a non strapparci nel vento della sera. Noi, fragili fiori
per sentirmi vivo alle cinque di mattina con la nebbia nei polmoni, pero non c'e piu Agnese seduta sul manubrio a cantar canzoni... a cantar canzoni. (Grazie
Lasciami qui, accosta che scendo lasciami qui, qui e un posto stupendo io so cos?e, ma si, e profumo di bosco lo riconosco. Ma tu sei li e mi stai guardando
Ho qualcosa nella testa ho qualcosa nel cervello e un rumore perforante sempre quello. Bum! Bum! Bum! Bum! Bum! Bum! Non ho voglia di parlare non ho
Mi ricordo il suo viso, scuro come un temporale viso tondo da cherubino in un giudizio universale bionda come una svedese e fianchi teneri per giocare
Firenze lo sai, non e servita a cambiarla la cosa che ha amato di piu e stata l?aria lei ha disegnato, ha riempito cartelle di sogni ma gli occhi di
Era strana la tua casa, alta come un palazzone si stagliava contro il cielo, dietro un grigio muraglione e un albero gigante, che arrivava al primo piano
tutto normale amore, noi fragili fiori se vuoi noi siamo fatti, lo sai di carta leggera e stiamo attenti a non strapparci nel vento della sera. Noi, fragili fiori
Ieri ho sognato un giardino, nel sogno con me c?era un uomo lui mi girava le spalle solo perche non vedessi il suo viso. Ti prego lasciami andare, ti
Sono un topaccio dei bassifondi mangio di tutto anche poliuretano e fu cosi che andando a caccia mi sono ritrovato in una casa signorile. Ma chi l?avrebbe
Signore e stata una svista abbi un occhio di riguardo per il tuo chitarrista. Signore se lanci uno strale sbaglia mira per favore non farmi del male.
Un massaggino tu mi devi fare un massaggino se tu mi vuoi bene un massaggino tu mi devi fare si, pero con la nutella. Su tutto il corpo me la puoi spalmare
Lo sai cosa fa, lo sai con chi va e con chi si vede? Il pomeriggio dopo palestra verso le sei lei sale da lui, all?ultimo piano lei va quell?uomo, un
Po, po, po... Le scarpe da tennis bianche e blu, seni pesanti e labbra rosse e la giacca a vento. Oh! Marta io ti ricordo cosi il tuo sorriso e i tuoi
Minu, quando sei partita la gonna al vento in cima alla salita i tuoi occhi da zingara, le collane da zingara dimmi dove sei, dove sei tu.... Uh! Minu
Tu sai citare i classici a memoria ma non distingui il ramo da una foglia il ramo da una foglia Pigro! Una mente fertile dici e alla base ma la tua
Ma io non so com?e nata questa cosa qui e quando mai e cominciata. Sara stata mia zia con quei seni anni cinquanta a contagiarmi in questa mia mania.