segno? Un ricordo? Di queste scorie di cellule umori e passioni Dell'ansimare tra coscienza e istinto tra sublime e minuto? Di questo odore di pane
Santucci ? M. Gazze) Quindi superata l'ossessione Della solitudine e della devozione Emerge il fabbisogno esponenziale Di incrementi demografici e
Tra l'aratro e la radio Lo scibile, lo scindibile e l'atomico Cercando in un sistema di vita Binario lo scambio Tutto e andato avanti E non si
Ciao, sono quello che hai incontrato alla festa, ti ho chiamata solo per sentirti e basta? si, lo so, e passata appena un?ora, ma ascolta: c?e che
L'immenso respiro che e in noi Quando siamo infiniti e sublimi E sara amore... L'immenso respiro che e in noi Quando siamo infiniti e sublimi E noi siamo
e di piogge non si possono cambiare le bufere e i nubifragi sorprende la certezza del risveglio e del respiro cresce l'estasi e svolazza nel pensiero
(F. Gazze ? M. Gazze) Il demone a volte, ce l'hai stretto negli occhi, fra le bocche storte e dalla gola caccia temporali secchi in un minuto
Come un fuoco acceso. Poi e venuto il tempo di partire E ho chiesto di vederti ancora Mentre passeggiavi tra le file Di ombrelloni verso sera E
rimandato a un'altra volta Quanti giorni non posso ricordare Sottovuoti e vuoti a rendere Non cercare Di capire Se e fatica o e paura Senza rabbia
intrappolati tra pretesti e contesti nell'ufficio dei protesti Se non e bello quel che e bello e bello quello ke mi piace allora e bello quel che vedo e
cade in terra diventa terra e resta terra chi cerca la sua terra resti coi piedi in terra e coglie i frutti della terra e tutti giu per terra